martedì 22 marzo 2016

Per Karadžić, a pochi giorni dalla sentenza dell’Aja, una cittadella universitaria a Pale

Con esemplare scelta di tempo – a pochi giorni dall’attesa sentenza di primo grado a carico di Radovan Karadžić da parte del Tribunale penale per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia (Tpi), attesa per il 24 marzo – il presidente-padre-padrone della Repubblica serba di Bosnia (Rs), una delle due entità che costituiscono la Bosnia Erzegovina, il milionario ultranazionalista Milorad Dodik, ha inaugurato una targa recante il nome di Karadžić nella nuovissima cittadella universitaria del villaggio di Pale, ex sede durante la guerra del governo della Rs nonché luogo in cui Karadžić costruì la sua villa (per la quale ha subìto in passato anche una condanna per abusivismo edilizio). Lo riferisce in uno scarno take l’Agenzia France Press.
Oltre che Dodik, detto “l’orso”, all’inaugurazione e alla “estensione” della targa hanno partecipato anche la moglie dell’ex autoproclamato presidente dell’autoproclamata Rs, la signora Liljana Zelen Karadžić, e la loro erede Sonja Karadžić Jovičević, da sempre emula del padre, che le ha spalancato le porte di un’importante carriera politica nella Rs, fin dai tempi della guerra (d’altronde, da sempre la Rs è una “questione di (poche) famiglie”…).
“Abbiamo dedicato questa cittadella all’uomo che senza dubbio ha gettato le basi della Repubblica serba di Bosnia, Radovan Karadžić, il primo presidente della Repubblica”, ha detto un compiaciuto Dodik, omettendo l’evidenza che il suo capolavoro Karadžić lo ha fatto utilizzando in maniera estensiva strumenti quali lo stupro etnico, la pulizia etnica e, se considerato colpevole in proposito dal Tpi, il genocidio, i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità (a suo carico ci sono undici capi d’accusa spaventosi). Davvero un gran bel padre fondatore della patria…