venerdì 18 settembre 2015

Finanza: se un promotore perde al casinò 9 milioni di euro dei suoi clienti...

In questi giorni i giornali riportano la notizia di un promotore finanziario che ha perso al casinò circa 9 milioni di euro dei propri clienti.
Se il tema non fosse così delicato, verrebbe spontanea una battuta: “Che c’è di strano? In fondo la finanza di oggi è un enorme casinò!” Purtroppo l’episodio non è stato e non sarà l’unico. Giocati al casinò o intascati dal promotore poco cambia, sempre di truffa si tratta.
Nel libro “Così banche e finanze ci rovinano la vita” Massimo Guerrieri, Paolo Giovanardi e Antonello Cattani, (ex bancari “pentiti” ora consulenti finanziari indipendenti a Reggio Emilia) dedicano un intero capitolo al tema della truffa, partendo come sempre dalla storia. Forse non tutti sanno che uno dei primi casi risale al 1800. Un certo Gregor Mc Gregor, ex ufficiale della Royal Navy riuscì a vendere a ignari acquirenti territori di uno Stato inesistente: la Repubblica di Poyais, situata nell’America Centrale. “Altri tempi… Oggi non sarebbe possibile”, si potrebbe obiettare. La storia recente, da Bernard Madoff a Gianfranco Lande dimostra invece il contrario. Il rapporto della Guardia di Finanza del 2014 parla di truffe per oltre 400 milioni di euro ai danni dei risparmiatori. Questi ultimi, come nel caso di questi giorni, non sono solo ignare vecchiette, ma anche imprenditori, notai, commercialisti e avvocati.
L’episodio pone due riflessioni. La prima riguarda la fiducia incondizionata che spesso si nutre nei confronti delle persone alle quali si affida materialmente il denaro, fuori dai locali della banca. Le cronache di questi giorni parlano di assegni intestati a persone fisiche, rivelatisi poi dipendenti del casinò (!) o a ad acronimi riconducibili al casinò frequentato dal promotore. La seconda riflessione riguarda i guadagni promessi ai clienti. In tutti i casi di truffa questa è una costante: gli elevati guadagni prospettati trasformano gli occhi degli investitori nel simbolo del dollaro, come accade a zio Paperone, nelle storie di Topolino, e ne accecano la visuale... Diffidare sempre da chi promette facili e ingenti guadagni, soprattutto in questo periodo.
Come difendersi dalle truffe? In “Così banche e finanza ci rovinano la vita” vengono elencati diversi accorgimenti, non solo contro le truffe, ma anche contro la sottoscrizione di prodotti che spesso si rivelano vantaggiosi solo per chi li colloca. Due esempi: leggere i prospetti informativi prima di sottoscrivere qualsiasi investimento, facendosi aiutare da qualcuno esperto e non in conflitto di interessi. Per trasferire somme da una banca all’altra, è meglio evitare, in generale, di consegnare assegni al promotore, che potrebbe manometterli.  È preferibile aprire di persona un conto presso la nuova banca ed effettuare un giroconto a se stessi, dopo avere riscontrato la corretta intestazione del conto corrente.