giovedì 6 agosto 2015

Mbeng, la trappola Europa

Oltre duemila migranti sono morti quest'anno nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere le coste europee. Forse altre centinaia nelle ultime ore al largo della Libia.
A diffondere la drammatica cifra è l'Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni. Nello stesso periodo dello scorso anno sono morte 1.607 persone, mentre, in tutto l’anno passato, sono perite 3.279 persone. La maggior parte dei migranti sono morti mentre cercavano di attraversare il Canale di Sicilia, lungo la rotta del Mediterraneo centrale che collega la Libia all'Italia. "È inaccettabile che nel 21° secolo la gente che fugge dai conflitti, dalle persecuzioni, dalla miseria e dal degrado della terra debba sopportare queste terribili esperienze nei loro Paesi, per non parlare durante il viaggio, per poi morire alle soglie dell'Europa", ha commentato il direttore generale dell'Oim, William Lacy Swing.
Clariste è una giovane donna, africana, calciatrice: sogna Mbeng, l’Europa. Nell’intenso La trappola L'odissea dell’emigrazione, il respingimento, la rinascita ripercorre un viaggio che è una vita – settemila chilometri in otto anni. Un percorso lungo e tortuoso nel tempo e nello spazio, aggrappata al football per avvicinare l’Europa. La storia di un inganno, di un sogno – la fortezza Mbeng – che è illusione. E la narrazione di una rinascita, ritornando all'Africa.
L’autrice
Clariste Soh-Moube è nata nel 1979 a Yaoundé (Camerun). Terminate con buon esito le scuole primarie e secondarie, intraprende gli studi superiori, interrotti nel momento in cui smette di credere nella forma di sistema universitario che le si presenta, e rinuncia alla corsa ai diplomi di laurea. Si lancia nell’avventura della migrazione all’inseguimento d’un desiderio d’Europa e di una vita migliore che durerà otto anni. Oggi, avvicinatasi al cosiddetto altermondialismo, si è messa al servizio dell'Africa e sogna di ritrovare il suo martirizzato continente. È assistente ricercatrice al Centro Amadou Hampâté Ba (CAHBA) a Bamako (Mali) dove, accanto ad Aminata Traoré, persegue questo suo disegno.