venerdì 24 luglio 2015

Opg: la Corte Costituzionale conferma la legittimità della legge 81/2014

La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso promosso dal Tribunale di sorveglianza di Messina contro la legge 81/2014 sul superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), giudicando non fondata la questione di legittimità costituzionale.
Lo ha reso noto la campagna StopOpg, ricordando che il ricorso del Tribunale siciliano contestava la legge 81/2014 nelle parti in cui stabilisce che l’accertamento della pericolosità sociale “è effettuato sulla base delle qualità soggettive della persona e senza tenere conto delle condizioni (cosiddette ambientali)  di cui all’articolo 133, secondo comma, numero 4, del codice penale” e che “non costituisce elemento idoneo a supportare il giudizio di pericolosità sociale la sola mancanza di programmi terapeutici individuali”.
La Consulta conferma la piena legittimità costituzionale della legge 81, laddove in sostanza ci dice che un malato povero, emarginato, senza casa o abbandonato dai servizi non può diventare, per questa ragione, socialmente  pericoloso e finire in Opg. “Come troppo spesso sinora è accaduto”, sottolinea in un comunicato lo psichiatra Stefano Cecconi, portavoce dalla campagna StopOpg.
Si conferma e si rafforza così l’orientamento di quella che secondo la campagna StopOpg è “una buona legge. Il tratto più interessante della nuova norma è aver spostato il baricentro dai binomi manicomiali ‘malattia mentale/pericolosità sociale e cura/cusotodia’ ai progetti di cura e riabilitazione individuali e al territorio. In particolare essa stabilisce che la regola deve essere una misura di sicurezza diversa dalla detenzione in Opg e in Rems, salvo situazioni determinate che devono diventare l’eccezione.  In questo senso la sentenza della Consulta è illuminante e conferma precedenti atti”.
La mobilitazione di stopOpg così prosegue con più forza e la prima richiesta al governo italiano è il commissariamento delle regioni che non hanno ancora accolto i propri pazienti e che impediscono la chiusura degli Opg a quasi quattro mesi dalla scadenza del 31 marzo 2015.
Alla tragedia tutta italiana degli Opg abbiamo dedicato lo splendido libro di Angelo Lallo, MALA DIES, la cui lettura è assolutamente consigliata a chi voglia capirte qualcosa di più di questa vergogna nazionale.