venerdì 19 giugno 2015

Rifugiati, sfollati, richiedenti asilo: una tragedia per 60 milioni di persone

Sono 60 milioni di persone, 8,3 milioni più dello scorso anno, 23 milioni più di dieci anni fa. Questi sono i numeri dei rifugiati, richiedenti asilo, sfollati e apolidi nel mondo nel 2014, secondo il rapporto appena pubblicato dall’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato che cade il 20 giugno.
Non sono mai stati così tanti, e non sono mai state così poche le persone che riescono finalmente a tornare in ciò che rimane della loro casa.
Ogni giorno, nel 2014, un esercito di 42.500 uomini, donne e bambini, la metà del totale, un numero impressionate, è scappato dalla propria casa, ha lasciato la propria terra con un’incertezza sul proprio futuro difficile da immaginare.
"È terrificante – dice l'Alto commissario per i Rifugiati, António Guterres – che
da un lato coloro che fanno scoppiare i conflitti risultano sempre i più impuniti, e dall'altro sembra esserci una totale incapacità da parte della comunità internazionale a lavorare insieme per costruire e mantenere la pace".
"Negli ultimi cinque anni – si legge nel rapporto – sono scoppiati o si sono riaccesi almeno 15 conflitti: otto in Africa (Costa d'Avorio, Repubblica Centrafricana, Libia, Mali, Nigeria, Repubblica democratica del Congo, Sud Sudan e quest'anno Burundi); tre in Medio Oriente (Siria, Iraq e Yemen), uno in Europa (Ucraina) e tre in Asia (Kirghizistan, Myanmar e Pakistan)". Ogni nuova crisi dissemina morti e distruzioni, ma diventa anche una sorgente di esodi forzati che si diffondono nel resto del pianeta.
In tutto il mondo, secondo i calcoli dell’Unhcr, i rifugiati sono 19,5 milioni, gli sfollati interni 38,2 milioni e i richiedenti asilo 1,8 milioni. Nella classifica dei Paesi ospitanti, al primo posto è salita la Turchia con 1,59 milioni di persone, seguita dal Pakistan che accoglie 1,51 milioni di rifugiati e dal Libano che ne ospita 1,15, dall'Iran, dall'Etiopia e dalla Giordania.

Alla luce di queste riflessioni segnaliamo per approfondimenti sul tema la nostra sezione Migranti e, in particolare, questi due titoli:
La trappola. L'odissea dell’emigrazione, il respingimento, la rinascita” di Clariste Soh Moube, una giovane donna, africana, calciatrice che sogna Mbeng, l’Europa. Il racconto di un viaggio che è una vita – settemila chilometri in otto anni. Un percorso lungo e tortuoso nel tempo e nello spazio, aggrappata al football per avvicinare l’Europa. La storia di un inganno, di un sogno – la fortezza Mbeng – che è illusione. E la narrazione di una rinascita, ritornando all'Africa.
A Lampedusa. Affari, malaffari, rivolta e sconfitta dell'isola che voleva diventare la Porta d'Europa” di Fabio Sanfilippo e Alice Scialoja, che spiega come Lampedusa non è, e non è stata, solo l’epicentro degli sbarchi irregolari ma è il simbolo di un’Italia furba seppure dal cuore grande.