giovedì 4 giugno 2015

“La pace sia con voi”: la visita di papa Francesco a Sarajevo


È la riconciliazione il tema centrale del viaggio che porterà sabato 6 giugno papa Francesco a Sarajevo, cuore e capitale della Bosnia Erzegovina ferita nell’animo dalla guerra successiva alla dissoluzione della ex Jugoslavia.
Riconciliazione, normalità e futuro sono i desideri delle donne e degli uomini di Sarajevo che sulla loro pelle hanno pagato le conseguenze di una guerra con un assedio di oltre 1.350 giorni, 44 mesi, e che a vent’anni dal silenzio delle armi fanno ogni giorno i conti con quelli che sono, a livello nazionale e internazionale, I bastardi di Sarajevo. Il romanzo di Luca Leone presenta una città diversa da quella che vedono i turisti, una città animata da protagonisti spregiudicati e da vittime che soffrono in silenzio, giovani che manifestano per il loro futuro e un anziano e saggio Professore. Ognuno di loro ci porta nel suo cuore e ci fa conoscere i suoi Bastardi di Sarajevo.
“Papa Francesco, con il suo messaggio di pace, va a infilarsi in un ginepraio politico tra i più fitti e pericolosi che ci siano in Europa. – è il commento di Leone – È indubbio il coraggio del Pontefice ed è evidente come quello che arriva dal Vaticano sia un importante messaggio di pace e di riconciliazione. Sarebbe potuto arrivare prima, ma si sa che purtroppo la diplomazia segue i suoi canali. Piuttosto preme sottolineare come, al di là del viaggio apostolico di papa Francesco, molto altro bolla in pentola, per quanto nelle ultime settimane abbiamo assistito a una vera e propria corsa al diniego. Gli argomenti all’ordine del giorno della diplomazia vaticana sono parecchi: la richiesta di terza Entità da parte della componente nazionale croato-bosniaca, il che la porterebbe a separarsi dalla componente musulmana, rendendo ancora più ingovernabile il Paese transgenico inventato di sana pianta a Dayton nel novembre 1995; le infiltrazioni crescenti e preoccupanti del mondo turco e saudita – dunque del sunnismo – nell’Entità della Federazione di Bosnia Erzegovina, e di quello russo ortodosso nell’Entità della Repubblica serba di Bosnia; la questione scottante del luna park della fede denominato Muđugorje e dei pessimi rapporti tra i locali francescani e la curia di Mostar, elementi che creano grande disagio in Vaticano e hanno più volte indotto a serie riflessioni papa Francesco (che, non a caso, più volte riferendosi a Muđugorje ha parlato di ‘Madonna postina’). Queste sono tutte questioni aperte che la diplomazia vaticana affronterà nelle stanze del potere sarajevese, mentre il Papa incontrerà la gente per la strada. Qualsiasi decisione sarà presa, il timore è che non sarà in linea con il tratto rivoluzionario di questo Papa coraggioso. È un rischio serio. Staremo a vedere. Quel che posso testimoniare in prima persona, essendo da poco rientrato da Sarajevo, è che i bosniaci hanno paura. Temono che a Sarajevo possa accadere qualcosa a questo bravo Papa e pregano ogni giorno affinché non accada. Speriamo che Francesco torni vivo e vegeto da Sarajevo e che la sua visita possa finalmente sbloccare un Paese vittima della corruzione più estrema e diffusa. Sul primo punto non ho dubbi. Sul secondo, onestamente, ne nutro molti…”, conclude l’autore, tra gli altri libri, de I bastardi di Sarajevo.
“Non è un giallo, quello di Leone. Il colore dominante de I bastardi di Sarajevo è il nero: non solo come genere letterario noir, quanto soprattutto come colore dell’umore del presente e prospettiva del futuro. La Sarajevo che Leone descrive è una Sarajevo ancora sotto assedio”. (Riccardo Noury)
“Al termine della lettura di questo libro, resta ancora uno spiraglio di luce per la disgraziata umanità bosniaca che, comunque, continua a resistere”. (Eldina Pleho)

L’autore
Luca Leone, giornalista professionista, è nato il 20 agosto 1970 ad Albano Laziale (Roma).
Ha scritto o scrive, tra gli altri, per Liberazione, Avvenimenti, Internazionale, Modus Vivendi, Il Venerdì di Repubblica, Popoli e Missione, Medici Senza Frontiere, Galatea, Vita, Misna.
Ha pubblicato:
- Infanzia negata, Prospettiva edizioni, Roma, 2003;
- Il fantasma in Europa. La Bosnia del dopo Dayton tra decadenza e ipotesi di sviluppo, Il Segno dei Gabrielli, Verona, 2004;
- Anatomia di un fallimento. Centri di permanenza temporanea e assistenza (a cura di), Sinnos editore, Roma, 2004;
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Srebrenica. I giorni della vergogna, Infinito edizioni, 2005 (quattro edizioni, 2005-2011);
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Il prode Ildebrando e la bella Beotonta, Infinito edizioni, 2005;
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Sotto il Mattone. L'avventura di cercare casa, Infinito edizioni, 2007;
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Uomini e belve. Storie dai Sud del mondo, Infinito edizioni, 2008;
- 100 ottime ragioni per non amare Roma, Infinito edizioni, 2010;
- Enzo, Infinito edizioni, 2010;
- BosniaExpress, Infinito edizioni (tre edizioni), 2010;
- Saluti da Sarajevo, Infinito edizioni, 2011;
- Mister sei miliardi, Infinito edizioni, 2012;
- Fare Editoria, Infinito edizioni, 2013;
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Le avventure dell'Agente Zero Zero Meh, Infinito edizioni, 2013 (solo digitale);
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I bastardi di Sarajevo
, Infinito edizioni, 2014;
- Srebrenica. La giustizia negata (con Riccardo Noury), Infinito edizioni, 2015.