giovedì 16 aprile 2015

"Srebrenica. La giustizia negata": il giorno più bello!

Ecco le prime copie di "Srebrenica. La giustizia negata", appena uscite dal primo scatolone sbancalato. Sedici scatoloni qui a Formigine, altrettanti in distribuzione nelle librerie italiane. Da ora si fa sul serio!
Spero che lo leggerete, che lo gradirete, che lo commenterete, che ci lavorerete. Magari anche che lo criticherete.
"Srebrenica. I giorni della vergogna", uscito esattamente dieci anni fa, è stato comprato da diecimila persone ed è stato letto da molte più persone. Ieri mi ha scritto una collega e amica di Cesena che ha definito quel libro "una Bibbia in materia". In effetti è vero. E non sapete quanto ne sia orgoglioso. Soprattutto perché in giro - e non solo in quel regno dell'apodittico che è internet - ci sono un sacco di bugie, anche molto grosse.
Ora c'è da fare un passo in avanti, un passo ulteriore. E non poteva esserci compagno di viaggio migliore di Riccardo Noury per compiere questo passo in più. Non possiamo sapere se comprerete e leggerete "Srebrenica. La giustizia negata" in diecimila. Quel che io e Riccardo possiamo assicurarvi è che questo libro non è una riedizione del precedente ma è un progetto completamente nuovo, per noi affascinante, ricco di informazioni nuove, di sfide, di intuizioni. A voi confermarci che sia così. Ma chi mi conosce almeno un po' sa bene che non amo ricamare su me stesso ma voglio lanciarmi sempre in sfide nuove, per poterle lanciare a fronte alta ai miei amici lettori. Credo che "I bastardi di Sarajevo", che considero fino a qui il mio libro migliore, lo abbia dimostrato. Ma da oggi c'è "Srebrenica. La giustizia negata".
La parola ora a voi. Io posso solo consigliarvi caldamente di leggere - e, se potete, rileggere - "Srebrenica. La giustizia negata". Duro e bello come la copertina. E come la Memoria.