mercoledì 25 febbraio 2015

No alla nascita dell’editore unico Mondadori-Rcs libri

La notizia dell’offerta di acquisto della Rcs libri da parte del gruppo Mondadori è l’ultimo, preoccupante segnale di quello che sta avvenendo all’interno del mercato editoriale italiano. Un soggetto capace di controllare il 40% del settore (caso unico in Europa) e che non avrebbe di fronte alcun concorrente di pari dimensione, potrebbe di fatto orientare l’intera produzione editoriale. Sarebbe infatti drasticamente ridotta la possibilità di scelta degli autori e di conseguenza la loro forza contrattuale. Ancora più allarmanti sarebbero gli effetti nei confronti delle librerie, e in particolare delle librerie indipendenti, condannate di fatto ad accettare le scelte distributive del Megagruppo o, in alternativa, a essere condannate alla marginalità e probabilmente alla chiusura. L’entrata in scena di un attore che sovrasterebbe tutti gli altri non potrebbe, in definitiva, che tradursi in una riduzione della concorrenza, del mercato, del pluralismo editoriale e culturale.Odei, Osservatorio degli editori indipendenti, dice di no ad una nuova concentrazione, proprio mentre sta prendendo il via la fusione fra Messaggerie e Pde-Feltrinelli con la nascita di una posizione dominante nella distribuzione per conto terzi. Denuncia le condizioni sempre più difficili in cui lavorano ed operano piccoli e medi editori indipendenti che svolgono tuttora un prezioso lavoro di ricerca ma le cui condizioni di sopravvivenza si fanno via via più difficili. E insieme ricorda il gravissimo calo degli indici di lettura in Italia. Invita il ministero della Cultura e l’Autorità per la Concorrenza a vigilare sugli effetti che la nuova concentrazione potrebbe produrre e a lavorare per garantire anche nel settore librario le possibilità di una effettiva concorrenza.
Odei (Osservatorio degli editori indipendenti)
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