martedì 10 febbraio 2015

I grandi gruppi editoriali all’attacco della legge Levi

Pubblico qui il comunicato diffuso dall'Osservatorio degli editori indipendenti (Odei), di cui Infinito edizioni, casa editrice che ho co-fondato e di cui sono direttore editoriale, è socio fin dalla fondazione.

Fra le pieghe del ddl sulla Concorrenza che approderà in consiglio dei ministri il 20 febbraio c’è una sorpresa davvero spiacevole per gli editori e le librerie indipendenti. Una “manina”, allo stato attuale dei fatti ancora anonima, ma facilmente identificabile seguendo la logica del “a chi conviene” ha infilato nel provvedimento (articolo XX) alcuni emendamenti che sostanzialmente abrogano la legge che regolamenta lo sconto sul prezzo dei libri. Cancellando in particolare il limite del 15% per lo sconto.
Se approvata, l’abrogazione della legge Levi farebbe ritornare di colpo il mercato editoriale alla legge del più forte, con le librerie di catena invase da libri a sconti praticabili solo dai grandi gruppi editoriali, gli unici che, anche grazie alle concentrazioni “verticali” (la stessa proprietà ha case editrici, distribuzione e librerie), si possono permettere questo tipo di offerta. Un colpo mortale per gli editori indipendenti (che già hanno margini risibili per sopravvivere) e per le librerie indipendenti. Un nuovo, grave elemento di distorsione della concorrenza nel mercato editoriale. Di fatto una ulteriore riduzione del pluralismo editoriale e culturale.
Per questo Odei, L’Osservatorio degli editori indipendenti:
– denuncia con forza il tentativo di eliminare l’unico, per altro ancora insufficiente, provvedimento che limita lo strapotere delle grandi concentrazioni editoriali.
– invita il governo e tutte le forze politiche a opporsi al tentativo di allontanare l’Italia dall’Europa (basta confrontarsi con le legislazioni sul prezzo dei libri di Francia, Germania, Spagna e molti altri paesi Ue).
– annuncia che in occasione di “Book Pride”, la prima fiera dell’editoria indipendente, in programma a Milano dal 27 al 29 marzo, presenterà una propria bozza di proposta di legge per rafforzare la difesa della bibliodiversità e la possibilità di sopravvivenza di piccoli e medi editori di qualità e delle librerie indipendenti.
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