sabato 28 febbraio 2015

A Montebelluna un premio speciale per me, direttamente dal deserto tunisino

Splendida serata ieri sera a Montebelluna presso l'auditorium bella bellissima biblioteca comunale. Organizzazione impeccabile dell'associazione Ritmi e danze dal mondo, i cui componenti spiccano per gentilezza, disponibilità e sensibilità. Un ringraziamento particolare a don Bruno e a Stefano, persone speciali tra persone speciali. L'auditorium era pieno in ogni ordine di posto, il che vuol dire circa 200 persone presenti. Tutte attentissime e partecipative. Serate così ti riconciliano con questo lavoro e con questo Paese.
A fine serata ho avuto una sorpresa speciale. L'associazione Le terre d'Artijanè di Giavera del Montello mi ha premiato con questo oggetto speciale, che potete vedere in foto. Si tratta di una pietra del deserto tunisino, adagiata su sabbia del deserto stesso, raccolta e levigata tra il 2011 e il 2013 da uno dei tanti, tantissimi (circa 14.000) profughi africani e asiatici che hanno dovuto lasciare la Libia per paura di subire violenze in seguito alla rivolta contro la famiglia Gheddafi e trovare riparo nel campo profughi di Choucha, una lingua di terra tunisina posta tra il mare e il deserto al confine con la Libia. L'associazione Le terre d'Artijanè ha partecipato al sostegno degli ultimi duemila disperati presenti nel campo profughi - 217 dei quali letteralmente "invisibili", perché privati di qualsiasi documento di riconoscimento - fino all'inizio del 2013 e li ha sovvenzionati per la produzione di oggetti simili e altri ancora.
Avere per sempre con me questo oggetto speciale mi ricorderà non solo la splendida serata di Montebelluna ma anche come nel mondo tante persone disperate abbiano bisogno di aiuto, comprensione e umanità.
Grazie di cuore!