venerdì 14 novembre 2014

Eufor in Bosnia per tutto il 2015, ma la Russia si astiene e…

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una mozione che garantisce l’estensione della durata della missione della Forza di stabilizzazione dell’Unione europea (Eufor) in Bosnia Erzegovina fino alla fine del 2015. Hanno votato a favore 14 membri su 15 del  Consiglio di Sicurezza e la sola Russia, uno dei cinque membri permanenti, si è astenuta. È la prima volta in quattordici anni di vita della missione di peacekeeping della Ue che Eufor non riceve l’approvazione unanime di tutti i membri del Consiglio.
La scelta di Mosca è motivata da almeno due ragioni: la Russia sostiene apertamente la secessione della Repubblica serba di Bosnia (Rs), l’Entità bosniaca fondata sul genocidio di Srebrenica, sulla pulizia etnica e sullo stupro etnico; da mesi è in corso un duro e pericoloso braccio di ferro tra Russia e Nato sull’indipendenza e sull’integrità territoriale dell’Ucraina, con il rischio reale di una guerra che potrebbe esplodere in qualsiasi momento, visti i continui atti di provocazione messi in atto dai russi in questo remake della guerra fredda.
A questo proposito, due giorni fa a Sarajevo si sono incontrati l’assistente del ministro degli Esteri della Bosnia Erzegovina, Ana Trisić-Babić, e l’ambasciatore russo a Sarajevo, Petar Ivancov. L’incontro è stato definito costruttivo ma Ivancov ha espresso il parere negativo della Russia su un ingresso della Bosnia nella Nato mentre ha dato luce verde all’ipotesi di entrata bosniaca nella Ue.