sabato 20 settembre 2014

Srebrenica, due ex poliziotti serbo-bosniaci – uno di Bratunac – accusati di genocidio


La Procura bosniaca ha formalizzato ieri l’accusa di genocidio a due ex poliziotti serbo-bosniaci che nel 1992-1995 hanno partecipato alla guerra di Bosnia dalla parte dei genocidi serbi guidati dal generale Ratko Mladić. Si tratta di Miodrag Josipović, 55 anni, ex capo della polizia di Bratunac, e lì residente, e di Branimir Tesić, 59 anni, suo vice, residente in Serbia. Secondo la Procura, i due avrebbero partecipato alle retate ai danni di civili musulmani bosniaci durante le fasi del genocidio (11-19 luglio 1995), alla loro tortura, all’uccisione e all’inumazione delle vittime in fosse comuni.
In passato, sia nei miei libri che durante incontri pubblici, ho avuto modo più volte di spiegare che Bratunac è stato uno dei buchi neri dell’orrore in Bosnia Erzegovina e ancora oggi è un luogo carico di odio, livore ed estremismo serbo-bosniaco. Di più, ho raccontato di musulmani bosniaci letteralmente rapiti, anche in anni recenti, anche dalla polizia di Bratunac, portati in caserma, legati a una sedia e picchiati. E ho raccontato la vicenda di Fata Orlović, capace di aprire gli occhi anche ai più ottusi difensori dell'estremismo serbo e serbo-bosniaco. Le accuse della Procura confermano una volta di più quanto mi era stato raccontato da fonti attendibili e quanto avevo denunciato con il mio lavoro. A Bratunac, in ogni caso, c’è ancora tanta pulizia da fare e lì si nascondono ancora tanti responsabili del genocidio di Srebrenica. Magari anche per questo la politica serbo-bosniaca sta spingendo con tanta forza verso la secessione della Repubblica serba di Bosnia dalla Bosnia Erzegovina. Ci sono evidentemente ancora parecchi scheletri nell'armadio da nascondere.
Per capire le dinamiche della corruzione nella polizia e nella politica bosniaca-erzegovese e per comprendere come funzionino realmente le cose sul campo, vi consiglio, oltre ai miei vecchi lavori, il nuovissimo I BASTARDI DI SARAJEVO, in uscita a metà ottobre.