giovedì 4 settembre 2014

Rivoluzione a scuola: e se il governo Renzi si fosse liberamente ispirato a un nostro libro?


Settembre, andiamo. È tempo di migrare? No. È tempo di tornare tra i banchi di scuola. Mentre alunni, maestri e professori stanno spolverando zaini, astucci e registri, in Italia ci si prepara a una vera e propria RIVOLUZIONE.
Ecco alcuni punti interessanti per ridare nuova linfa al nostro sistema scolastico:
1. Risoluzione del problema delle supplenze e del reclutamento insegnanti. Abolizione degli afosi reclutamenti docenti, chiusi d’estate in capannoni stile fattoria – il famoso effetto stalla – arruolati come soldati che aspettano di essere salvati dalla pena della disoccupazione.
2. Più meritocrazia. Su tutti i livelli.
3. Presidi più all’avanguardia nella gestione di risorse e personale.
4. Ristrutturazione degli ambienti scolastici, per renderli più sicuri e soprattutto più vivibili.
5. Scuola-sport: attività fisica in strutture apposite (e si auspica in orari extra-curriculari).
6. Scuola-impresa: gli studenti devono essere inseriti maggiormente nel mondo del lavoro. La scuola da parte sua deve dialogare maggiormente con le aziende per formare adeguatamente futuri giovani dipendenti.
7. Proposta di studio di più lingue straniere. Non solo l’inglese, ma anche arabo e cinese.
8. Aggiornamenti per il personale docente, che deve sempre rinnovarsi e rimanere “sul pezzo”.
9. Inibire interventi sindacali che talvolta vanno a ledere il sistema scolastico, più che a rinnovarlo.
Vi sembra di leggere qualcosa di familiare? Magari le famose linee guida del nuovissimo e rivoluzionario “patto educativo” firmato dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, ma soprattutto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi?
No. A dire la verità questi, che così tanto assomigliano ai dodici punti pubblicati su testate giornalistiche e siti web, sono i suggerimenti presenti nel saggio Rivoluzione a scuola di Corrado Poli, insegnante precario tornato dietro le cattedre italiane dopo un lungo periodo di insegnamento negli Stati Uniti.
Che Renzi abbia avuto tra le mani il libro e abbia pescato a reti spiegate a stelle e strisce gli spunti per il suo governo? Del resto conosciamo bene lo stile filo-americano del nostro premier. Se poi digitate su google la stringa “rivoluzione-scuola” vedrete un elenco di titoloni di giornali e siti, tutto riferito alla riforma scolastica di Renzi… e al titolo del libro di Corrado Poli.
Lasciamo al lettore la voglia di capire se è nato prima l’uovo o la gallina, ma per chi volesse approfondire questa tematica, nel libro Rivoluzione a scuola l’autore Corrado Poli elenca molti altri aspetti per migliorare e rendere felici gli insegnanti italiani. Un esempio? L’orario personalizzato su misura per ogni studente, stile americano, in cui ogni ragazzo potrebbe inserire, nel suo timetable, le materie che più gli interessa approfondire, lasciando come fisse le discipline utili per una cultura comune di base.
Buona lettura, grazie al governo in carica per essersi ampiamente ispirato a Rivoluzione a scuola …e auguriamo #labuonascuola a tutti!