giovedì 7 agosto 2014

Bosnia e Serbia: nuove inondazioni, vittime e stato d’emergenza

Le forti piogge di ieri hanno provocato nuove gravi inondazioni nella Bosnia nord-orientale e in Serbia, regioni già colpite dall’alluvione dello scorso maggio, allorché un’ottantina di persone (50 delle quali in Bosnia) persero la vita e decine di migliaia le loro case.
Le piogge di ieri hanno provocato una vittima nella cittadina serba di Banja Koviljaca e un disperso nella città bosniaca di Banja Luka. Molte statali sono state chiuse in Bosnia a causa degli allagamenti, e in  particolare quella che collega Tuzla con Banja Luka oltre a quella che passa per Zenica e Bijeljna.
In Bosnia, le precipitazioni di maggiore intensità sono state registrate nel Cantone di Tuzla, dove la popolazione di alcuni municipi è stata evacuata per evitare il ripetersi degli eventi luttuosi di metà maggio. A Lukavac e Orahovica – ma probabilmente anche in altri comuni, come Srebrenik – molte case sono risultate danneggiate. In alcuni villaggi intorno a Gračanica sarebbero state sgomberate circa duecento case.
In Serbia, la città più colpita risulta al momento quella di Loznica, che ha subìto l’esondazione del fiume Stira. Qui sono stati spazzati via due ponti, sono risultate allagate decine di abitazioni e sarebbe rimasto danneggiato anche un ospedale.
Per oggi è prevista ancora pioggia su tutti e due i Paesi. Lo stato d’allerta è altissimo, come il disinteresse internazionale. Basti pensare che solo ieri l’Unione europea ha deciso di concordare un finanziamento di 42 milioni di euro, senza però indicare per quando è prevista la loro effettiva erogazione e quali sono le priorità per l’impiego dei fondi.