Un milione e mezzo
di visualizzazioni in pochi giorni per un video caricato su Youtube e attribuito
alla tv di regime nordcoreana (fai clik qui per visualizzarlo). La Corea
del Nord viene indicata come finalista ai mondiali in Brasile assieme al
Portogallo, dopo aver sconfitto il Giappone per 7-0, Stati Uniti per 4-0 e Cina
per 2-0.
Se ne è parlato in migliaia di blog, e tutte le testate
giornalistiche, almeno in rete, ne hanno dato spazio. Chi dice che è un falso,
chi dice che è vero. I più lo ritengono, se non altro, plausibile.
Vi spiego perché questo
video è un falso, realizzato in tutta probabilità in Corea del Sud.
1. Il video dura 60 secondi. Appare come l’estratto di
un TG flash in perfetto stile occidentale. Non ci sono TG flash in Corea del
Nord. Non ci sono notizie, più che altro. Solo propaganda. La propaganda è
martellante, lenta, prolissa.
Sessanta secondi, e non di più, è invece il tempo
perfetto per un video che su youtube vuole fare milioni di visualizzazioni.
2. Se il regime avesse voluto fare un falso sulla Corea
del Nord ai mondiali l’avrebbe fatto come si deve.
La falsificazione storica nella storia del regime
nordcoreano è una vera e propria arte e non si fa proprio in questo modo
sbrigativo. Si fa sulla carta stampata, innanzitutto, che è più facile ed efficace.
Migliaia di libri confezionati, nei decenni, per riscrivere la storia del
passato. Se volessero fare un video falso, lo farebbero nel loro stile. Spenderebbero
una cifra spropositata (i soldi ce li hanno) e lo farebbero in pompa magna, con
tanto di partite intere giocate secondo un copione.
3. A sostegno del fatto che si tratti di un falso, c’è
anche la considerazione del calcio in Nord Corea. La giornalista del video in
questione parla dei mondiali come se si trattasse di una notizia fra le tante.
Come se in un tg italiano, per esempio, si parlasse della nazionale italiana di
Baseball. Invece il calcio in Corea del Nord è lo sport nazionale. A Pyongyang
ci sono gli stadi più belli del mondo. Le vittorie calcistiche a livello
internazionale sono una vera ossessione per il regime. Basti pensare che ancora
oggi viene spesso mandata in onda, per intero, una partita dei mondiali del
1966 dove la squadra nordcoreana sconfisse proprio la nostra Italia per 1-0,
entrando per la prima e unica volta agli ottavi di finale.
4. Lo studio televisivo non assomiglia a quelli della
tv di regime. La cronista è vestita con un abito troppo occidentale. A far
pensare che il video sia stato fatto in Corea del Sud è inoltre, a giudizio
degli esperti, l’accento della giornalista. La lingua è la stessa per Corea del
Nord e Corea del Sud, ma gli accenti ci sono. Esattamente come nella nostra Italia.
5. Poco credibile, perfino per un nordcoreano, è la
scelta delle squadre e i punteggi con cui vengono battute. Il Giappone, nemico
storico del regime, viene sconfitto 7-0. Gli Stati Uniti che sono l’attuale
nemico, in quanto grande alleato della sorella del Sud, vengono sconfitti 4-0.
Solo 2-0 viene invece sconfitta la Cina, che non è nemica ma è comunque un
paese, che pur avendo mollato il vessillo di regime, mantiene una voce
autoritaria nelle questioni di politica nordcoreana. Una bella lezione anche a
loro, ma moderata.
Il Portogallo aspetta invece la squadra nordcoreana in
finale. Sarebbe una bella rivincita per l’umiliazione che questo paese ha fatto
vivere alla Corea del Nord in Sud Africa, dove si era realmente qualificata per
i gironi iniziali. La squadra del regime venne battuta dal Portogallo per 7-0.
La scelta delle squadre e i risultati delle partite sono
esattamente le scelte che avrei fatto anch’io, pensando ai sassolini nelle
scarpe del regime, e pensando di fare una parodia. Che è quello che questo
video è.
6. Fonti internazionali, dal quartiere internazionale
di Pyongyang (persone che vivono a Pyongyang in quanto rappresentanti di
organizzazioni internazionali come Save The Childrean, Unicef, Fao…) dichiarano
di aver visto il video solo su youtube, come tutto il resto del mondo, e di non
averne proprio sentita notizia in Corea del Nord.
7. Se la Corea del Nord non si è qualificata ai
mondiali in Brasile, la cosa più plausibile che avrebbe potuto fare Kim
Jong-un, e che probabilmente ha fatto, è di non fare parola dei mondiali. Fare
finta che i mondiali non ci siano. Il più grande falso storico che si possa
compiere è non dire quello che succede. Il silenzio è la più grande arma che il
regime usa sul popolo.
Perché si è dato
tanto seguito a un falso come questo?
Perché la Corea del Nord è un paese dove l’indagine è
impossibile. Dove si può pubblicare quello che si vuole e di certo non
arriveranno smentite ufficiali. Pensiamo al gennaio 2014 quando si sparse in
rete la notizie dell’uccisione di Jang Song-Taek, zio di Kim Jong-un, fatto
sbranare da centoventi cani. Il fatto non è mai successo. Venne inventato da un
giornale satirico cinese. Eppure tutti l’hanno dato per vero.
Questo è uno dei limiti della rete. In un attimo la
notizia falsa è in tutti i computer del mondo, e la semplice massiccia
divulgazione del fatto, ne autentica la veridicità.
L’altro aspetto da considerare è che, avendoci abituato
il regime a verità assurde, tutto ci sembra in qualche modo verosimile. Al
campo da golf di Pyongyang la guida spiega ai turisti che Kim Jong-il giocò lì
una sola volta e chiuse la partita con 18 hole in one. Se è vero questo, allora
la Corea del Nord potrebbe pure arrivare in una finale mondiale col Portogallo.
Ma l’ennesima assurdità sulla Corea del Nord, sia pur verosimile, non è detto
che sia vera. Questo video, non lo è di sicuro.
Daniele Zanon
Autore di MASS GAMES. FUGA DALLA COREA DEL NORD