venerdì 16 maggio 2014

Bosnia e Serbia, la peggior inondazione degli ultimi 120 anni


La Bosnia Erzegovina e la Serbia sono da alcuni giorni soggette a precipitazioni atmosferiche d’intensità mai registrata prima d’ora. Si parla delle più gravi degli ultimi centovent’anni, ma per il solo fatto che i primi rilevamenti sulle precipitazioni risalgono a quel periodo.
In alcune zone della Bosnia ormai si può girare solo in barca. Le strade sono ricoperte di acqua e fango e molte persone hanno dovuto lasciare le loro case e trovare rifugio sui tetti. È il caso soprattutto di Maglaj, nella Bosnia centrale. Qui la città è completamente isolata, mancano corrente elettrica e collegamenti telefonici e cominciano a fare difetto i generi di prima necessità; l’accesso alla località è possibile solo via elicottero. A rischio sono, sempre in Bosnia centrale, anche le località di Doboj e Zavidovici, dove l’allerta è alta.
Nella vicina Serbia purtroppo due persone sono decedute a causa delle incessanti piogge: si tratta di una donna, annegata nella periferia della capitale Belgrado, e di un vigile del fuoco, quest’ultimo deceduto nella Serbia centrale.
Vento forte e pioggia incessante stanno colpendo anche la Croazia e la Romania mentre sulle montagne più alte di Bosnia e Serbia è ricomparsa la neve, con il conseguente crollo delle temperature.
Purtroppo non sono previsti miglioramenti importanti prima della fine del week-end (da sabato dovrebbe piovere meno, ma non è detto che la pioggia possa cessare del tutto), nella speranza che le conseguenze di questo nubifragio non siano alla fine ancora peggiori.