venerdì 21 febbraio 2014

Sabato 22 febbraio l'ultimo saluto ad Angelo Lallo

Si svolgeranno sabato 22 febbraio, alle 15,00, le esequie dello storico e scrittore Angelo Lallo, spentosi a causa di un infarto lo scorso 19 febbraio a Portogruaro.
Chi avrà modo di rivolgere ad Angelo l'ultimo saluto potrà farlo nella sua Portogruaro, presso la chiesa parrocchiale Beata Maria Vergine, via Alessandro Manzoni 13.
Inizialmente si credeva che le esequie dovessero svolgersi la prossima settimana, poi è stata presa la decisione di anticiparle a sabato 22 per permettere alle tante persone giunte a Portogruaro da fuori, in particolare dalla natia Puglia, di poter rincasare nel fine settimana.
I famigliari di Angelo, che hanno sopportato con encomiabile forza e amore la scomparsa improvvisa del loro caro, saranno lieti di incontrare in chiesa chi vorrà tributare allo scrittore l'ultimo saluto.
Ai famigliari di Angelo e in particolare alla moglie Lucia e ai figli Alex e Ivan, va tutto l'affetto e il sostegno. Sarà ora loro compito, e compito degli amici più fidati, custodire gli studi di Angelo e fare in modo che la fretta con cui la vita sembra volersi far vivere nell'epoca presente non cancelli il lavoro immenso di ricerca svolto da Angelo Lallo in un'esistenza dedicata all'analisi profonda dei più complessi fatti storici e dei più oscuri comportamenti umani.
Il percorso di Angelo è stato da sempre improntato all'umiltà e alla devozione alla razionalità e all'analisi delle vicende umane. Angelo non ha avuto una vita facile. S'è laureato, come si suol dire, tardi, perché ha dovuto spendere la sua gioventù in fabbrica, in Germania, da italiano migrante e soggetto al razzismo e agli sberleffi che la società teutonica mai ha risparmiato ai migranti italiani, greci, turchi, balcanici. La sua testardaggine e la profonda umiltà gli hanno permesso, oltre al duro lavoro, di giungere, una volta rientrato in Italia, prima alla laurea, poi all'insegnamento. Contemporaneamente c'è l'avvicinamento al mondo dei manicomi per scrivere la sua tesi di laurea, quindi all'universo di Basaglia e dei basagliani, infine gli esordi come scrittore e l'innamoramento per i Balcani, in particolare per la Bosnia, che sempre è rimasta nel cuore di Angelo.
Angelo ci mancherà ma la sua opera, il suo studio, il suo lavoro, resteranno a indicare, a chi lo vorrà, la via.