mercoledì 19 febbraio 2014

L’improvvisa scomparsa di Angelo Lallo, amico, grande storico, scrittore impegnato e sociale

Cari amici,
ho appeso da pochi minuti che quest’oggi, 19 febbraio 2014, intorno alle 13,30, un Amico vero è venuto a mancare nella sua Portogruaro. Parlo di Angelo Lallo, Uomo di specchiata moralità e onestà intellettuale, storico pignolo e severo con se stesso, ricercatore puro, ottima penna e persona su cui poter sempre contare, in qualsiasi momento, qualunque vento tirasse “là fuori”.
Angelo era uno scrittore impegnato e appassionato. Stavamo lavorando insieme, gomito a gomito, a quella che Lui sentiva come la sua opera più importante, la sua sfida più importante, un libro incredibile sugli ospedali psichiatrici giudiziari, i famigerati opg, una denuncia storicamente documentata e mirabilmente raccontata. “Mala Dies. L’inferno degli ospedali psichiatrici giudiziari e delle istituzioni totali in Italia” s’intitola il libro.
Pochi minuti fa uno dei due figli di Angelo, Alex, mi ha chiamato per darmi questa notizia assurda, a cui stento ancora a credere, chiedendomi, chiedendoci, di non bloccare l’uscita del libro. Non lo faremmo mai e poi mai. Ad aprile 2014 Angelo sarà in libreria con “Mala Dies” e con le storie sconvolgenti raccontate e denunciate in quello che è il suo capolavoro, cosa che lui ben sapeva. Aveva aspettato di lasciare l’insegnamento attivo e di poter andare in pensione per dedicarsi anima e corpo all’opera della sua vita. E ora un infarto – lui che godeva di ottima salute e stava attento a tutto e portava come un vanto i suoi 64 anni – gli nega quella grande soddisfazione che meritava e che s’era sudato parola dopo parola, riga dopo riga, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo. Solo la scorsa settimana avevamo passato oltre un’ora al telefono per le ultime revisioni, quelle limature delicate e attente che solo Angelo sapeva dare ai suoi libri. Ora pare incredibile dover parlare di Angelo al passato. Pare incredibile, impossibile, averlo perduto.
Questa è la copertina del suo nuovo libro, “Mala Dies”, in libreria da aprile. Non lasceremo che il suo lavoro vada perduto e il libro conoscerà gli onori della pubblicazione. Ma non sarà solo un saluto estremo a un grande Uomo e a un grande Amico. Sarà, e dovrà essere, il riconoscimento dell’opera di un grande autore, di un grande ricercatore, di un uomo di profonda e squisita sensibilità.
Questa la sua biografia.
Angelo Lallo, storico, è nato a San Nicandro Garganico (Fg) nel 1950.
Ha pubblicato: La guerra nei Balcani. La doppia guerra: pulizia etnica e bombe (a cura di), Nuova Dimensione, 2000; Psichiatria e nazismo, Nuova Dimensione, 2001 (con Lorenzo Toresini); Il tunnel di Sarajevo. Il conflitto in Bosnia-Erzegovina: una guerra psichiatrica?, Nuova Dimensione, 2004 (con Lorenzo Toresini); Il sentiero dei tulipani. Psiconazionalismo in Bosnia Erzegovina, Infinito edizioni, 2011. Vive a Portogruaro (Venezia).
In queste poche righe c’è condensata una vita di profondo impegno umano, politico e sociale. Sta ora a tutti noi – anche a chi non conosceva Angelo ma vorrà per curiosità avvicinarsi alla sua figura e al suo lavoro – non lasciare che la sua eredità di studi e d’impegno vada persa ma proseguire lavorando per realizzare il suo grande sogno: un’Italia finalmente migliore, un’Europa finalmente dei popoli, una Bosnia finalmente libera dal peso angosciante del suo passato di morte e distruzione, dalla tragedia del nazionalismo.
Grazie per quello che ci hai dato, Angelo, e per quello che ancora ci darai.
Non ti dimenticheremo mai. È impossibile.
Alla famiglia – e in particolare alla dolce e paziente moglie e ai due figli, due bravissimi ragazzi sensibili e impegnati come il papà – vanno i nostri abbracci più sinceri e la vicinanza totale per una perdita impossibile da colmare, che lascia però a loro e a tutti noi un’eredità d’insegnamenti morali ed etici unica.
Grazie Angelo. Grazie di tutto.

Luca Leone e tutta la Infinito edizioni