venerdì 28 giugno 2013

Al Caterraduno di Senigallia, oggi anche un mio pizzino per Peppino Impastato

Tutto è nato un mesetto fa da una e-mail di Andrea Satta, pediatra, autore per Infinito edizioni ma ancora più noto come vocalist e leader del gruppo musicale dei Tetes de Bois.
Andrea mi scriveva di una bella iniziativa che si sarebbe tenuta oggi, 28 giugno, a Senigallia, in occasione dell’edizione 2013 del Caterraduno promosso dagli amici di Caterpillar.
Oggi viene infatti presentata l’edizione in dvd del corto (17 minuti) “Munnizza”, firmato dal regista-montatore Licio Esposito, con disegni autentici sulla vita e sulla morte di Peppino Impastato realizzati da Marta Dal Prato e con materiali autentici di Radio Aut, l’emittente per la quale Peppino lavorava.
Nella mail stessa di Satta si trova la spiegazione del titolo del corto, “Munnizza”. Scrive Andrea:
“Alla fine della nostra esibizione, al Premio Tenco 2007, dove avemmo come Tetes de Bois l’onore di vincere come migliori interpreti, incontrammo il fratello di Peppino, Giovanni. Catturato dal nostro lavoro, ci invitò a Cinisi per un concerto dedicato a Peppino a trent’anni dalla morte. Andammo e suonammo, c’erano migliaia di ragazzi da tutta Italia, da Varese, da Bari, da Roma, da Milano, da Bologna e Firenze, ma non da Cinisi. Giovanni dal palco urlava amarezza e rabbia verso le persiane sbarrate della piazza del paese. Il giorno dopo, uscendo dall’albergo, io, Licio e la mia compagna, per andare a pranzo con lui e i suoi ragazzi, passammo tra due ristoranti a bordo strada. Due camerieri, sulla soglia del locale lanciarono una frase che ci gelò: ‘Ma a munnizza si paga tutti i giorni o una volta all’anno?’.
A tavola chiedemmo a Giovanni cosa avessero voluto dire: ‘È che ve ne dovete andare. Voi siete a Munnizza’, fu la risposta. Era chiaro che il giorno di Impastato rappresentava una pausa che era scaduta”.
Ma i Tetes, Giovanni Impastato, Libera,  Licio Esposito,
Marta dal Prato non si sono fermati e dopo anni di proiezioni (il 7 maggio 2012 persino con una proiezione nella ex casa di Badalamenti, che dista i tristemente famosi “cento passi” da dove viveva Peppino) “Munnizza” è diventato dvd e oggi viene presentato in un cofanetto con allegati cento pizzini di cento parole l’uno, dedicati a Peppino.
Io ho avuto l’onore di scrivere e firmare uno di questi pizzini dedicati alla memoria di Peppino e ora mi fa piacere regalarvelo. Fa così:

Caro Peppino,
manchi da trentacinque anni.
Abiti su una nuvola morbida, dicono; che sei sereno.
Ricevi nuove?
Qui non è cambiato molto, sai? Nonostante il martirio dinamitardo tuo, di Capaci, di via d’Amelio…
Se ne ricevessi, Peppino, ti scoraggeresti? No! Non hai mai temuto il corpo a corpo. Finché la mafia vigliacca del tuo corpo ha fatto scempio.
Molto è come prima.
Politica connivente.
Banche e palazzinari complici.
Giornalisti soli.
Tuttavia abbiamo la tua eredità. Ignoranza, disinteresse, omertà uccidono come in guerra; la mafia ammazza e nega libertà, c’hai spiegato.
Da allora combattiamo per liberarci.
Tu, da una nuvola, c’illumini.

Bello o brutto che sia, mi faceva piacere regalarvelo e invitarvi a non dimenticare la figura splendida e tragica di Peppino Impastato e chiedervi di non smettere mai di lottare per liberare la nostra società, il nostro Paese, da politicanti, mafiosi, affaristi altra “munnizza” del genere. Perché Peppino ci ha insegnato, e con lui tanti altri caduti sotto i colpi vigliacchi dei criminali che infestano l’Italia, che non bisogna mai smettere di lottare e non bisogna mai perdere la speranza.
Abbracci a Tutti.