Tutto è
nato un mesetto fa da una e-mail di Andrea Satta, pediatra, autore per Infinito
edizioni ma ancora più noto come vocalist e leader del gruppo musicale dei Tetes
de Bois.
Andrea mi
scriveva di una bella iniziativa che si sarebbe tenuta oggi, 28 giugno, a
Senigallia, in occasione dell’edizione 2013 del Caterraduno promosso dagli
amici di Caterpillar.
Oggi
viene infatti presentata l’edizione in dvd del corto (17 minuti) “Munnizza”, firmato
dal regista-montatore Licio Esposito, con disegni autentici sulla vita e sulla
morte di Peppino Impastato realizzati da Marta Dal Prato e con materiali
autentici di Radio Aut, l’emittente per la quale Peppino lavorava.
Nella
mail stessa di Satta si trova la spiegazione del titolo del corto, “Munnizza”. Scrive
Andrea:
“Alla
fine della nostra esibizione, al Premio Tenco 2007, dove avemmo come Tetes de
Bois l’onore di vincere come migliori interpreti, incontrammo il fratello di
Peppino, Giovanni. Catturato dal nostro lavoro, ci invitò a Cinisi per un
concerto dedicato a Peppino a trent’anni dalla morte. Andammo e suonammo,
c’erano migliaia di ragazzi da tutta Italia, da Varese, da Bari, da Roma, da
Milano, da Bologna e Firenze, ma non da Cinisi. Giovanni dal palco urlava amarezza e rabbia verso le persiane sbarrate della
piazza del paese. Il giorno dopo, uscendo dall’albergo, io, Licio e la mia
compagna, per andare a pranzo con lui e i suoi ragazzi, passammo tra due
ristoranti a bordo strada. Due camerieri, sulla soglia del locale lanciarono
una frase che ci gelò: ‘Ma a munnizza si paga tutti i giorni o una volta
all’anno?’.
A tavola
chiedemmo a Giovanni cosa avessero voluto dire: ‘È che ve ne dovete andare. Voi
siete a Munnizza’, fu la risposta. Era chiaro che il giorno di Impastato rappresentava
una pausa che era scaduta”.
Ma i
Tetes, Giovanni Impastato, Libera, Licio
Esposito,
Marta dal
Prato non si sono fermati e dopo anni di proiezioni (il 7 maggio 2012 persino con
una proiezione nella ex casa di Badalamenti, che dista i tristemente famosi “cento
passi” da dove viveva Peppino) “Munnizza” è diventato dvd e oggi viene
presentato in un cofanetto con allegati cento pizzini di cento parole l’uno,
dedicati a Peppino.
Io ho
avuto l’onore di scrivere e firmare uno di questi pizzini dedicati alla memoria
di Peppino e ora mi fa piacere regalarvelo. Fa così:
Caro Peppino,
manchi da trentacinque anni.
Abiti su una nuvola morbida, dicono;
che sei sereno.
Ricevi nuove?
Qui non è cambiato molto, sai?
Nonostante il martirio dinamitardo tuo, di Capaci, di via d’Amelio…
Se ne ricevessi, Peppino, ti scoraggeresti?
No! Non hai mai temuto il corpo a corpo. Finché la mafia vigliacca del tuo
corpo ha fatto scempio.
Molto è come prima.
Politica connivente.
Banche e palazzinari complici.
Giornalisti soli.
Tuttavia abbiamo la tua eredità. Ignoranza,
disinteresse, omertà uccidono come in guerra; la mafia ammazza e nega libertà,
c’hai spiegato.
Da allora combattiamo per liberarci.
Tu, da una nuvola, c’illumini.
Bello o brutto che sia, mi faceva piacere regalarvelo e invitarvi a non dimenticare la figura splendida e tragica di Peppino Impastato e chiedervi di non smettere mai di lottare per liberare la nostra società, il nostro Paese, da politicanti, mafiosi, affaristi altra “munnizza” del genere. Perché Peppino ci ha insegnato, e con lui tanti altri caduti sotto i colpi vigliacchi dei criminali che infestano l’Italia, che non bisogna mai smettere di lottare e non bisogna mai perdere la speranza.